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1262. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino 1452 ottobre 10 "apud Lenum".

Francesco Sforza ordina a Giacomo da Camerino di ritrovarsi con il podestà e i deputati di Cremona afflitta dalla peste per provvedere a contrastare il morbo, sia mettendo guardie alle porte, sia prendendo tutti i provvedimenti necessari per la sanità cittadina.

[ 301r] Iacobo de Camereno.
Dilecte noster, perché quella nostra città è pur tribulata et vexata dala peste, che ne rencressce fino al core, et desyderando nui la sanità d'essa, volemo, et per la presente ve commettemo debba retrovarte cum lo potestate et deputati de quella nostra città et provedere siano observati tutti quelli ordeni se rechedono per conservatione d'essa, sì de mettere le guardie ale porte, sì de fare ogne altra provisione necessaria, purché dicta città se salvi et conservi in sanitate. Et in questo interponeray ogni tua diligentia et studio, se mai pense farce cosa grata. Apud Lenum, x octobris 1452.
Iacobus.
Cichus.