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1275. Francesco Sforza a Cristoforo Torello 1452 ottobre 11 "apud Lenum".

Francesco Sforza informa il condottiero ducale, conte Cristoforo Torello, che, oltre a Fustighetto e a tal Marucco, un terzo, Pietro da Farneto, sono partiti dal campo nemico per scalare una fortezza. E questo Pietro, grande scalatore di fortezze, fino a un mese prima era con Angelo de Caposilvis, cui aveva confidato che in un'ora avrebbe preso la fortezza di Monte Carucolo. Il conte avvisi urgentemente i suoi di fare diligente e accorta guardia alla fortezza di Monte Carucolo e a quella di Guastalla, facendo attenzione al fatto che i summenzionati tre individui si aggirano per il territorio travestiti da porcari.

Magnifico et strenuo militi comiti Christoforo Torello, armorum nostro ductori dilectissimo.
Dilectissime noster, per altre nostre havemo scripto et advisato como uno Fostighetto et uno altro chiamato Marucho havevano pratica et hanno, de scalare una forteza. Mò de novo siamo certificati como li predecti sonno partiti de campo deli nemici et vanno per passare de là da Po et insieme, per lor compagnia, va uno altro chiamato Petro da Farneto, quale è uno grande scalatore de forteze, il quale Petro stava cum Angelo da Caposilvi, nostro fameglio, et da uno mese in qua se è fugito dal dicto Angelo et andato dal canto deli nemici, et lo dicto Angelo ne dice che, quando luy era ad Casalmazore, dicto Petro glie disse più volte che se Monte Carucolo fosse deli nemici glie bastaria l'animo in una hora torre dicta forteza, siché mò, sentendo nuy questo, dubitamo multo del dicto loco vostro. Et pertanto voliate subito, volando, advisare li vostri che sonno sopra zò in quella parte che attendano cum diligentia et solicitudine ala bona guardia de quella forteza de Monte Claruculo et così ad quella de Guastalla che del certo li predicti vanno per scalare una de queste due forteze, scrivendo ancora alli vostri sonno de là che vogliano mettere omne ingegno, pensero et sagacità per vedere se possono havere in le mane li predicti, quale vanno travestiti in forma de porcari et che de nocte maximamente useno questa diligentia, perché crediamo se accoglieranno più presto. Ancora volemo, veduta questa, mandati qui da nuy quello homo d'arme che ha questione cum quello altro homo d'arme de quello cavallo. Apud Lenum, xi octobris 1452.
Zaninus.
Cichus.