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1282. Francesco Sforza al podestà, al referendario e ai consoli dei mercanti di Cremona 1452 ottobre 11 "apud Lenum".

Francesco Sforza vuole che il podestà, il referendario e i consoli dei mercanti di Cremona facciano desistere, per un po' di tempo, i creditori del cremonese Gabriele Maffi dal molestarlo per il denaro che loro spetta per il vino da lui acquistato per la corte ducale.

Potestati, referendario ac consulibus mercatorum Cremone.
Dilecti nostri, Gabriel de Maffis de quella nostra città, ne dice che vole fi molestato da alchuni soi creditori, quali denno havere da luy per casone del vino, quale luy ne dede fino l'anno passato per uso dela corte nostra, del quale vino luy è ancora nostro creditore. Et perché lui ne rechede che glie faciamo il dover suo ad ciò ch'el possa contentare dicti soi creditori, et la Camera nostra, al presente non ha el modo per le gravissime spese et carico havimo dele gente d'arme, ve dicimo che voliate cum bono modo confortare li dicti soi creditori ad havere patientia per alcuni dì et vogliano desistere da fargli fare molestia, perché nuy presto provederemo alla satisfactione soa per modo ch'el poderà integramente satisfare ad qualuncha deli dicti soi creditori. Et circa ciò voliateli usare ogni vostra diligentia, perché il dicto Gabrielle non sia molestato. Apud Lenum, xi octobris 1452.
Bonifatius.
Cichus.