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1290. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino e a Stefanino Zaccaria 1452 ottobre 12 "apud Lenum".

Francesco Sforza scrive a Giacomo da Camerino e a Stefanino Zaccaria che, siccome i Maestri delle entrate e Gabriele, ufficiale ducale delle munizioni di Milano, l'hanno informato che mandano duemila lance da cavallo e mille lance da piede, vuole che gliene mandino millecinquecento del primo tipo e seicento del secondo. Appena saranno arrivate a Seniga gli si mandi un messo per l'invio della scorta.

Iacobo de Camereno et Stefanino Zacharie.
Dilecti nostri, li Magistri dele Intrate et Gabrielle, offitiale nostro dele munitione in Milano, ne scriveno como ne mandano domilia lanze da cavallo et mille da pede, quale zonzerano lì sabato che vene, pertanto ve ne advisamo. Pertanto volemo che ne mandate qua mille lanze da cavallo et 500 da pede de quelle serrano conducte, facendole caricare quam primum serrano zonte, et adviarle da mò nanzi dì per modo che quello dì possano zonzere equi, dandoli ordene che quam primum zonzerano a Seniga, ne sia mandato uno messo inanzi ad ciò che al'incontro glie possamo mandare la scorta. Apud Lenum, xii octobris 1452.
Irius.
Cichus.
Duplicata die xiii octobris, cum additione ista, videlicet: quamtumqua ve scrivemo ne debiate mandare 1000 lanze da cavallo et 500 da pede, volemo ne mandate 1500 da cavallo et 600 da pede.