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1300. Francesco Sforza ai presidenti agli affari di Cremona 1452 ottobre 13 "apud Lenum".

Francesco Sforza avverte i presidenti agli affari di Cremona che manda Giovanni Carlo de Colletti per la riscossione del rimanente ancora dovuto per il carreggio del castello di Milano. Si dice d'accordo che il contributo venga pagato in bislacchi. Precisa che in detto contributo va incluso anche quanto si deve dalle "ville de fora", alla cui riscossione provvederanno in futuro gli ufficiali ducali.

[ 309r ] Presidentibus negociis civitatis Cremone.
Mandiamo lì Zohane Carlo de Collecti per scotere quelli denari che ne restate dare per casone del carrezo del castello nostro de Cremona Mediolano. (a) Perhò volemo che credendoglie a quanto ve dirrà circa questa materia, omnino glie exbursate subitto, et senza dilatione alchuna, tucto quello ne restate dare per questa casone. Et in questo non sia fallo alchuno, recordandove che, per quello ne havete scripto, siamo contenti pagate el dicto carrezo ad raxone de bislachi, et cusì fo sempre l'intentione nostra, et s'el era scripto altramente, procedete per non haver bene inteso la dispositione et voluntà nostra. Bene dicemo che voliate pagare li denari del dicto carrezo, così quelli tochano ad vouy como quelli tochano alle ville de fora, perché quelli nostri offitiali da poy ve farano favor ad rescotere li denari de quelli de fora. Apud Lenum, xii octobris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) Cosi A.