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1313. Francesco Sforza a Giovanni Caimi 1452 ottobre 14 "apud Lenum".

Francesco Sforza comunica a Giovanni Caimi di aver scritto al referendario e al tesoriere di Piacenza di pagare 16 ducati a Giacomo, detto Facheto, per la sua imbarcazione. Per quanto riguarda Farfengo ritiene che sia meglio servirsi della gente di Castione.

[ 311r] Iohanni Caymo.
Havemo interi (a) le toe lettere circ'al facto dela nave de Iacomo dicto Fachecto, et etiam de alchuni homini da Farfengo, ale quale respondendo, et primo, al facto dela nave havemo scripto al referendario et thexaurario de Piazenza che gliela pagheno secundo l'extimo che tu hai facto fare de ducati 16. Ala parte de Farfengo, havemo assay pensato como se podesse fare, perché al mandare gente de qua ve serria incomodo havendone besognio como havemo (b) et anche el mandare in là daria admiratione et faria dubio ala brigata, et multo meglio ne parria, et mancho suspecto, che tu te adiutassi de quelli da Castione. Et questo ordene che, quando tu havessi per spia che culluy devesse uxire fora, tu mandassi d'uno o dui dì inanti ad Male quelli da Castione, mandandoli a quattro o a sey al tracto fino al numero de quelli che te paresse. Et questa ne parrebe bona via, la qual ne pare che tu debbi exequire, e como parirà perhò meglio ad ti. Apud Lenum, xiiii octobris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Così A.
(b) Segue dicto depennato.