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1335. Francesco Sforza a Giovanni Caimi 1452 ottobre 17 "apud Lenum".

Francesco Sforza vuole che Giovanni Caimi rilasci quei famigli di Bartolomeo Pallavicino, che detiene per la scelleratezza commessa contro il figlio del provvisionato ducale Giovanni da Piana, ammonendoli, però, che, se dovessero ripetersi, lascerà libero corso alla giustizia. Gli dice di sapere per certo che Giovanni da Milano si trova ad Arezzo.

[ 316v] Iohani Caymo.
Siamo contenti et volemo che tu debbi relassare quelli dui famegli de Bartholomeo Palavicino, sostenuti per la sceleragine commissero in la persona del fiolo de Zohane da Piana, nostro provisionato, admonendoli che se guarde da questa volta innanti da simili inco(n)venienti, perché, se glie intervenerà più simile atto, gli farimo fare quanto vorà la iustitia, et hoc nonobstante quanto tu ne hai scripto per tue littere sopra ciò. Ala parte de Zohane da Mediolano, nui havemo de certo che l'è ad Arezo. Apud Lenum, xvii octobris 1452.
Cichus.
A margine: Pro relassatione duorum famulorum Bartholomei Palavicini.