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1352. Francesco Sforza al comune di Calvisano 1452 ottobre 19 "apud Lenum".

Francesco Sforza scrive agli uomini di Calvisano felicitandosi dell'accoglienza fatta alle truppe sforzesche, come gli hanno testimoniato Pietro Maria, Antonio Landriani e Leonardo Scillino. Non avranno di che pentirsi e, anzi, li informa che muove già tutto l'esercito verso di loro.

Eisdem.
Per relatione del magnifico Petro Maria et de Antonio da Landriano et etiam Leonardo Schilino, siamo advisati cum quanta liberalitate d'animo et bona voluntate et dispositione haveti recevuti li nostri et invocato el nome nostro, la quale cosa havimo sempre creduta et tenuta ferma et constante ne l'animo nostro che così doveva essere et che non poreva esser altramente per la singulare devotione et fede che sempre ne havete portata et che nui havemo portata et portamo ad voy. De che infinitamente ve rengratiamo, certificandove che vui havete facto cosa che ve ne resultarà grandiximo honore, bene et fama, perché serrete casione del bene de questa patria, et sequerano tanti altri beni et in generale et in spetie ad vui che ne serreti per tucti li futuri tempi bene contenti et consolati et non ve ne havereti ad pentire mai. Et per più vostro contentamento ve avisamo como in questa hora se partimo cum tucto lo exercito nostro et venimo verso vui, et speramo fare dele cose che ala zornata serrete più contenti. Apud Lenum, xviiii octobris 1452, ante auroram.
Cichus. A margine: Commendatio de fidelitate prestita ad ducalem statum.