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1367. Francesco Sforza a Pasquale Malipiero e Orsatto Giustiniani e ai rettori di Brescia 1452 ottobre 21 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza invia a Pasquale Malipiero, procuratore di San Marco, e al milite Orsatto Giustiniani, oratori veneziani, e ai rettori di Brescia, la relazione circa i comportamenti avuti dai provveditori e dai capitani dell'esercito veneziano contro alcuni luoghi sforzeschi del Bresciano che beneficiavano di salvacondotto.

[ 323r] Magnificis et generosis viris dominis Pasquali Malipetro, procuratori Sancti Marci, et Orsatto Iustiniano militi, oratoribus illustris dominii Venetorum, necnon dominis rectoribus civitatis Briscie.
Havendo nuy inteso da alchuni nostri offitiali et subditi li deportamenti facti per li magnifici proveditori et capitanii dello exercito della vostra illustre signoria in verso alchuni lochi nostri de Bressana, quali da loro haveano salvoconducto, n'è doluto et rencresciuto che ne habbiano dato materia contro lo instituto et costume nostro de parlare alquanto disonesto per dire quello è la verità. Et perché siati ad pieno informati del tucto, ve mandiamo una copia inclusa de quanto essere ad ciò scrivemo alli prefati provedeturi et capitanii del prefato exercito, ad ciò che de tucto le vostre magnificentie siano informate et che iudicano quanto tali modi siano da comendare et quanto honore sia alla prefata illustre signoria et alli prefati capitanii, siché per questa non scrivemo più distinctamente, perché per la dicta copia intenderano el tucto. Ex castris nostris apud Calvisanum, xxi octobris 1452.
Cichus.
A margine: De non observatis salvisconductibus.