Registro n. 7 precedente | 1403 di 2129 | successivo

1403. Francesco Sforza a Marcoleone da Nogarolo 1452 ottobre 24 "apud Calvisanum"

Francesco Sforza vuole che Marcoleone da Nogarolo si incammini il giorno seguente con Danese, Bartolomeo da Fermo e Giovanni di Sant'Ambrogio per andare dal lui con la scorta di dieci o dodici fanti. Sulla lettera che li accompagnerà li chiamerà famigli nostri, in modo da poter mostrare detto scritto imbattendosi nei nemici.

Marcoleoni de Nugarolo.
Nui scrivemo per l'alligata al Danese, a Bartolome(o) da Fermo et ad Zohan de Sancto Ambrosio, che debiano retrovarse qua da nui domatina ad bona hora, siché vogli esser cum loro et fa' che domatina ad bona hora siano qua da nui et vogli darli perfino ad x o xii fanti che li accompagnino da nuy. Ad ciò che vengano securi, nel soprascripto dela lettera glie scrivemo famegli nostri, ad ciò che, adcadendo per adventura scontrarse neli inimici, che dicano esser nostri famegli, et cusì li advisarai tu che, inbattendose tra nemici, dicanno essere famegli nostri et porteno cum loro la lettera glie scrivemo, qual poranno mostrare, nel quale soprascripto scrivemo famegli nostri. Siché fa' che li mandi qua domatina et advisali de tucto, como scrivemo. Apud Calvisanum, xxiiii octobris 1452.
Iohannes de Ulesis.
A margine: De informatione danda suprascriptis pro itinere eorum.