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1409. Francesco Sforza al podestà di Castelleone 1452 ottobre 25"apud Calvisanum"

Francesco Sforza comanda al podestà di Castelleone di indagare dove fu preso un tale chiamato Preposto, conciatore di biade, di cui il provveditore di Crema chiede la liberazione. Vi è discrepanza circa il luogo in cui fu preso; appurato il luogo della cattura e la efficacia territoriale del salvacondotto, oltre alle ragioni di chi lo arrestò, il duca dispone che se per vigore del salvacondotto debba essere liberato, sia liberato.

[ 334r] Potestati nostro Castrileonis.
Il proveditore de Crema ce ha scripto vogliamo far liberare uno chiamato Preposto, conciatore da biade, fo preso ad questi dì socto il salvoconducto per nuy concesso al locho de Zipello et ad alcun'altri lochi de Cremascha, dove che, havendo intervenuto da Lucha Albaneso et Iohanne da Pisa, nostri famigli, deli quali el predicto è presone. Come fo preso, ce dicono che fo preso presso Crema et che luy non ha ad far niente ad Zipello et che, alora fo preso, non andava né veneva de là, et che non fo preso sul terreno dove se extende il salvaconducto. Pertanto volemo habbi chiara informatione dela presura sua et del salvoconducto nostro perfino (a) dove se extende, intendendo tucte le prove et chiareza te volesseno essere facte in suo favore ad ciò non se possa né 'l proveditore, né luy dolere; et similiter intendendo le raxoni deli dicti nostri, et trovando che per vigore del salvoconducto debbia essere liberato, faralo liberare senza exceptione alcuna. Calvisani, xxv octobris 1452.
Andreas Fulgineus.
A margine: De informatione percipienda de captivo uno Cremasco.

(a) perfin in interlinea.