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1434. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 ottobre 26 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona costringa il massaro della chiesa cremonese di Sant'Abbondio a pagare i rimanenti otto ducati d'oro, prezzo del paio di buoi richiesto al famiglio ducale Giorgio de Solzo dal precedente priore di detta chiesa, o a restituire i buoi ricevendo i due ducati dal medesimo massaro finora versati.

[ 339r] Potestati Cremone.
È stato da noi Zorzo de Solzo, nostro fameglio, et expostone che siando rechesto dal priore passato de Sancto Abondio de quella nostra città gli dovesse mandare uno paro de bovi, quali glie pagaria debitamente, esso Zorzo gli mandò dicti bovi per Luca, suo fratello, extimati per pregio de ducati x d'oro, deli quali ha recevuti solamente dui ducati dal massaro dela dicta ecclesia, ala quale dicto priore consignò dicti bovi, secundo esso Luca è pienamente informato. Et perché dicto Zorzo ne rechede lo voliamo integramente satisfare del pagamento d'essi bovi, o veramente restituirglie, siamo contenti et volimo che, subito recevuta questa, debiate fare pagare al presente portatore tucto quello resta ad havere per essi bovi overo, pagando lui li dicti dui ducati ha recevuti, perciò farli restituire dicti bovi, perché così ne pare iusto et raxonevele. Et fatelo spazare subito. Apud Calvisanum, xxvi octobris 1452.
Christoforus.
Cichus.