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1483. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1452 ottobre 29 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza scrive a Simone da Spoleto, commissario di Manerbio, d'aver ricevuto gli uomini di Manerbio che asserirono d'aver avuto l'assicurazione dei provveditori del campo di San Marco che riavranno il loro bestiame se il Paduano attesterà che essi non andarono a Offlaga. Il duca vuole che s'incontri con detto Paduano e lo convinca a dire la verità, essendo stati presi detti uomini nei loro campi intenti a fare gli affari loro.

[ 349v] Commissario Manerbii.
Ser Simone, perché questi homini da Manerbio, quali sono venuti qua da nui, ne dicono che quelli proveditori del Campo de San Marco dicono che, s'el Paduano fa fede che l'homini de Manerbio non corseno ala tracta de Offlaga, che loro glie restitueranno loro bestiame et homini, dicimo che tu vogli esser cum lu Paduano et che faza fare de questo, como intendemo che lui pò fare con la verità, et che chiarisca questo facto, perché intendimo l'homini sono stati presi neli campi affare li facti loro sotto lu salvoconducto, et che, se alchuno de loro se mosse (a) fu per rescotere la robba loro et non per andare ad soccorere Offlaga. Et cum l'homini dela terra volimo mandi uno deli soldati nostri, li quali siano intendenti che li favorisca a rehavere dicto bestiame et homini, et cetera. Ulterius volemo che tu mandi, visis presentibus, questa littera alligata ad Cignano, che ne habiamo la resposta. Apud Calvisanum, xxviiii octobris 1452.
Bonifatius.
Cichus.

(a) Segue più depennato.