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1493. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 ottobre 30 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona chiami davanti a sè il figlio del podestà di Pescarolo, o altri della casa del podestà, e rinnovi l'ordine di restituire agli uomini di Cigoli le bestie cariche di sale sequestrate per contrabbando di sale, violazione che il duca aveva perdonato.

Potestati Cremone.
Havevamo scripto al nostro potestà de Piscarolo ch'el dovesse restituire ad alchuni nostri homini da Cigoli certe bestie carighe de sale et altre cose che glie havia tolto, et par ch'el dica havere mandato ogni cosa ad Cremona. Pertanto volemo che immediatamente habiate denanti ad voi el figliolo del dicto potestà, o altri che siano de casa soa, et faci che subito, remossa ogni exceptione et contradictione, renda et restituisca liberamente ali dicti homini da Cigoli le dicte bestie et sale et ogni altra cosa che gli havesse tolta, che non gli manche uno pontale de strenga, perché, benché li dicti homini andasseno contrabando cum esso sale, glie havimo perdonato per questa volta, siché fate per questa casone non ve habiamo ad scrivere più. Apud Calvisanum, xxx octobris 1452.
Persanctus.
Cichus.