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1497. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 ottobre 30 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza comunica al podestà di Cremona che parecchi uomini di Stigli di Mariano Cremonese gli dicono di essere stati accusati da Cristoforo de Mariani per legna da loro tagliata su comando degli ufficiali ducali, nei suoi boschi per fare il ponte a Seniga. Se così fosse, lo Sforza vuole che vengano annullate le accuse. Se il legname fosse stato, invece fatto per loro il duca vuole che si proceda come giustizia vuole.

[ 352r] Potestati Cremone.
Lamentanse alcuni et parechii de nostri homini de Stigli de Mariani Cremonese che per Christoforo de Mariani sonno accusati al'offitio della clausura de quella città, et mandato lì, le defese qui incluse, per certi legnami tagliono già più dì fa in li soi boschi per fare el ponte da Seniga per comandamento de nostri offitiali sopra ciò. La qual cosa, perché ni pare iniqua et contra ogni ragione, chè, essendo questi andati ad tagliare dicto legname per comandamento et bene del stato nostro, debiano patirne pena, volemo et comettemove che, essendo cusì, voi faciate cassare et annullare dicte accuse et non lassate più per questa casione dicti homini, ma quando luy provasse questo legname esser convertito in loro uso et non in li lavoreri nostri, siamo contenti se faza quanto vole rasone. Apud Calvisanum, penultimo octobris 1452.
Iohannes Chiapanus.
Cichus.