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1498. Francesco Sforza a Tommaso da Nogarolo 1452 ottobre 30 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza dice a Tommaso da Nogarolo che gli uomini di Usciano hanno ragione di pretendere che abbiano l'ordine del marchese per finire quel poco di rivellino dalla loro parte; il duca ha parlato con il marchese che ha assicurato che manderà uomini per detto lavoro. Per la guardia del ponte di notte, il problema si risolve levando una imbarcazione a capo del ponte.

Thome de Nugarolo.
Respondendo ad quanto ne scrivi del'homini da Usciano, che non voleno fornire quello poco revellino del ponte, che è dal canto loro, senza la littera del marchese, dicimo che hano rasione, et tu anchi dovevi haver resposto ad comandarli, non di meno nui ne havimo facto parlare cum el prefato signore, et la soa signoria ha scripto là che te diano quello adiuto de homini glie mandarai per fornire dicto revellino, siché fa che se fornischa per loro et tucto cum piazevoleze. Del facto dela guardia del ponte, non sapemo che glie bisogna troppo guardia, perché de dì non gli è dubio, de nocte poi fare levare una nave (a) per capo del dicto ponte et è securo. Al facto de quelli da Stigli de Mariano che sono accusati ad Cremo(na), scrivemo al nostro podestà là quanto bisogna, per forma non glie serrà dato impazo. Apud Calvisanum, xxx octobris 1452.
Iohannes.
Cichus.

(a) una nave in interlinea.