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1513. Francesco Sforza ai presidenti agli affari, ai cittadini e alla comunità di Brescia 1452 novembre 1 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza ricorda ai presidenti agli affari, ai cittadini e alla comunità di Brescia di essere uomo di pace che si è mosso a passare l'Oglio indotto dalla insolenza, iniquità e ingiustizia dei Veneziani, alla cui ambizione è insufficiente l'universo, in reazione all'attacco improvviso che minacciava di fargli perdere lo stato oltre che per attestare ai Veneziani che ricercava la pace per la quiete e tranquillità di tutta l'Italia e non per paura dei Veneziani. Ha sempre atteso la sfida dei Veneziani in campo aperto per non recar danni alla comune gente. A questo scopo ha mandato in campo nemico tramite un suo famiglio e un trombettiere il guanto della battaglia, offrendo loro di trovarsi venerdì o sabato nella campagna di Monte Chiaro; se non accetteranno la sfida, sarà noto a tutti che le loro affermazioni non sono che parole.

[ 357r] Spectabilibus viris presidentibus negociis, civibus ac comunitati Brixiensi.
Non per desyderio de fare guerra, perché per nui non è mancato de cercare et voler pace, como ad tucta Italia è manifesto, neanche per voluntà de dannificare el paese Bressano, al qual continuamente havemo portato singular amore, se movesemo cum el nostro exercito ad passare Oglio, ma irritati del'insolentia, iniquitate et iniustitia deli Venetiani, al'ambitione de quali non bastarebbe tucto el mondo, et trovandone da loro iniustamente et ex improviso, ymmo cum darve speranza de pace, assaltati et corso el nostro paese, el quale, per non essere da nui avisato, stava senza alcuno dubio de guerra per levarne quello carico delle (a) terre nostre, et demostrare ad essi Venetiani che non per paura de loro, ma per quiete e tranquillità de tucta Italia, havevamo cercata la pace, venemo cum nostre gente in queste parte in le quale quanto humanamente siamo portati, non bisogna che nui lo scrivamo, perché fino ale prete, se sapesseno parlare, lo testificariano che mai non havemo lassato fare presioni, rapine, né altre cose che haveriamo poduto fare et che (b) rechede le guerre et che haveria facto ogni altro fosse stato in nostro grado, sempre attendendo ad volere trovare lo exercito inimicho et diffinire la questione cum le gente d'arme et non cum detrimento deli populi, dove per loro Venetiani è facto tucto el contrario, che ale loro gente è dato tucto el paese in preda et non solamente alloro, ma etiam in fare rompere salviconducti et promesse et mectere dele terre a saccomanno socto essi salviconducti, et non è mancato per loro de indure nui ad far el simile, nel che hanno demostrato havere poco amore al paese, et ulterius sempre sonno studiati de logiare in lochi palodosi (c) et forti dove non si poteva andare se non per ponti et rastelli cum scrivere et demostrare, divulgare che fugivamo et che se ne trovassemo ala campagna, fariano et diriano. La qual cosa, perché cognoscevamo che era desfactione de questo paese, perché per l'ignoranti era creduta, venemo ad Calvisano solo per vedere se se mettevano ad fare cosa alcuna, dove siamo stati xiii dì, et ogni dì andati per la campagna dove et come ne è piaciuto. E vedendo per lor non farse altra demostratione de volere fare quello che per tucto hanno dato ad mandare per fare ad tucti manifesto che per nui non è mancato, né manca de diffinire la questione nel modo dicto et che non cercamo la desfattione, ma la tranquillità del paese, gli habiamo in questa sera mandato nel campo loro publicamente per uno famiglio et uno trombetta el guanto dela battaglia et per nostra lettera glie habbiamo offerto ad trovarse venerdì o sabato proximo in mezo dela campagna de Monte Chiaro cum tutte le nostre gente et requestoli che anchi loro se glie vogliano trovare, como per la inclusa copia vedereti, et lì se diffinirà la sententia per quello iudice al qual nisuno secreto è occulto et el quale [ 357v] non pò essere ingannato, non dubitando che s'el se condurrano, la victoria serrà da chi haverà migliore rasone. Et quando non se vogliano condure ad nui bastarà che ogni persona cognosca per nui non è mancato de obviare ala desfactione de queste parte, et che se cognosca che le lettere et persuasione hanno facte per lo paese, et ciò che hanno scripto per tucta Italia, sono frasche nuelle. Apud Calvisanum, ultimo octobris 1452.
Bonifatius.
Cichus.

(a) Segue spalle depennato.
(b) et che ripetuto.
(c) In A padolosi.