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1530. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 novembre 4 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza comunica al podestà di Cremona che, in quei giorni, il suo famiglio Papi ha mandato un suo famiglio che ha lì la sua donna. Ora, siccome non vuole più ritornare, il duca chiede al podestà di costringerlo, dietro garanzia, a far ritorno al servizio del Papi; in caso contrario, lo metta in prigioni.

[ 361r] Potestati Cremone.
Mandando a questi dì Papi, nostro fameglio, lì ad Cremona uno so fameglio, quale ha lì donna, per certe soe fazende, pare non voglia più tornare, et perché non è tempo addesso che li famegli abandonino li patroni, perhò, recevuta questa,mandarite per lo dicto fameglio, quale ve dirà el fratello del dicto Papi et constringeritelo che, socto bona securtà, retorni subito ad servirlo, overo lo metterite in presone non liberandolo senza soa licentia. Apud Calvisanum, iiii novembris 1452.
Andreas Fulgineus.