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1531. Francesco Sforza a Giacomazzo da Salerno (1452 novembre 4 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza si felicita con Giacomazzo da Salerno, condottiero e marescalco dell'esercito ducale, per il miglioramento comunicatogli dal medico Gaspare. Gli annuncia che lunedì intende attaccare i nemici; è certo che lui avrebbe voluto essere presente e gli chiede che presti i suoi cavalli, sicuro che, in caso di vittoria, avrà, per uno due cavalli e in ogni caso, per ogni cavallo perso verrà risarcito.

Spectabili et strenuo militi et compatri domino Iacomacio de Salerno, armorum ductori et marescalco exercitus nostri dilectissimo nostro.
Per mastro Gasparro, nostro medico, havemo inteso como vui per la gratia de Dio sete megliorato et fora pericolo, et che presto ve redurrete nel pristino stato dela sanità vostra, dela qual cosa havemo recevuto summo piacero et contentamento, così como dela sanità nostra propria: confortamovi ad attendere al guarire et stare de bona voglia. Apresso, como semo certi haverete inteso, cum el nome de Dio et de San Zorzo, intendimo lunedì proximo havere ad fare cum li nostri nemici, nel quale di nui haveressemo summo piacere che vui vegli fusse retrovato, et semo certi che ancora debia despiacere ad non potergli essere personalmente como el se sia. Nui ve conforthiamo ad volerni prestare li vostri cavalli ad ciò ne possiamo valere d'essi el dicto et maxime quello che fu de messer Carlo et mandarneli qui, siché l'habiamo domane da sera o al manco domenica matina, certificandove che se rompemo li nemici, como speramo, ne haverete per uno dui. Si autem non se facesse altro et che alcuno de dicti vostri cavalli fosse guasto, ve lo faremo pagare volunteri et de bona voglia; nui speramo se pur li nemici vorrano venire ala campagnia, de farvi sentir novella che ne piaceranno et ne pre(n)derite tal piacere che suplerà al despiacere che haverite havuto de non esservigli trovato. Apud Calvisanum, ut supra.
Iohannes Antonius.
Iohannes.