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1536. Francesco Sforza a Troyolo da Doyono 1452 novembre 3 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza risponde a Troyolo da Doyono d'essere soddisfatto che gli uomini, tranne due, siano ritornati a casa. Ha preso atto del fieno e strame che è lì; faccia in modo che gli uomini siano occupati solo alla fortificazione del posto e non vengano impiegati ad altro.

[ 362r] Troyolo de Doyono.
Havimo recevute le tue lettere ale quale respondendo, et primo, ala parte de quelli nostri homini che siano tucti retornati ad casa, excepto dui, ne piace. Ala parte del feno et strame dice essere lì, restiamo avisati et non accade dire altro. Ala parte del'aviso qual t'ha dato quello marchesco, et cetera, non dicimo (altro), et ulterius facii che quelli homini non attendano ad altro che ad fortificarse, non gli perdendo tempo, la quale cose posseno multo bene fare, non gli dando noi altro affanno né fatiga et, cusì (a) facendo, non gli potrà intervenire sinixtro alcuno. Apud Calvisanum, iii novembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue gli deppennato.