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1538. Francesco Sforza a Gabriele da Narni 1452 novembre 3 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza vuole che Gabriele da Narni si faccia dare da Manfredo da Forlì il resoconto dei denari che ha avuto e paghi i tredici sandoni con quei denari; dia poi l'avvio alla fabbricazione degli altri, dando ai maestri qualche anticipo in modo da invogliarli a lavorare con maggior sollecitudine.

Gabrieli de Narnia.
Respondendo a quanto tu ne scrivi deli xliiii (denari) et soldi xv che hai havuti da Manfredo da Forlivio, dicemo che debbi sollicitare de vedere le raxone d'esso Manfredo de quelli denari che luy ha havuti in mano de nostri, secu(n)do te (a) commissemo; et restando luy vostro debitore instare ch'el paghe et ad questo non perderai tempo. Ala parte che tu dici esser consegliato de pagare li Magistri che hanno fabricati li primi sandoni de questi denari et poiché finiti serranno quelli fare in comenzare ad fabricare li altri, et cetera, dicemo che ad nuy non pare se debia fare in quello modo et ch'el modo sia honesto che li Magistri sianno pagati anziché habiano lavorato, sicchè tu porrai darli qualche denari et solicitare che fazanno l'altri sandoni a quanto più presto sia possibile et valerte de questi denari et comportarli et dispensarli ad essi magistri como te parerà bisognare acchiochè essi magistri non habiano casone de agravarse et attendano non (b) più solicitudini ad lavorare ali quali porrai dire per nostra parte se dagano de bona voglia che omnino li farimo pagare et satisfare integramente dela mercede soa. Apud Calvisanum, tertio novembris 1452.
Iacobus.
Cichus.

(a) Segue scripsemo depennato.
(b) Così A.