Registro n. 7 precedente | 154 di 2129 | successivo

154. Francesco Sforza a Giovanni da Tolentino 1452 gennaio 31 Milano.

Francesco Sforza vuole che Giovanni da Tolentino, luogotenente di Cremona, in accordo con il famiglio ducale Angelo del Conte faccia restituire quanto è stato rubato a Giacomo da Milano, famiglio del marchese di Mantova, e si puniscano esemplarmente l'Albanese e altri famigli dell'uomo d'arme ducale Scaramuzza del Lavello.

Domino Iohanni de Tholentino locuntenenti Cremone.
Iacomo da Milano, famiglio de l'illustre signore marchexe de Mantoa, ne ha cum querela significato che per l'A(l) banese et per alcuni altri famegli de Scaramuza del Lavello, nostro homo d'arme, egli è stato robato alcuna sua robba como credimo sitini informato. Et perché dicta robbaria l'havimo molestissima, vi committiamo et volimo che, recevuta questa, intendendove cum Angelo del Conte, nostro famiglio, debiati provedere che ogni robba (a) sia restituita al dicto Iacomo intregamente, siché non li manchi niente, facendo tale dimostratione verso essi malfactori che per l'avinire vivano costumatamente. L'alligata vogliamo che subito la debiati mandare al predicto Angelo. Data Mediolani, die ultimo ianuarii 1452.
Cichus.

(a) Segue sua depennato.