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1543. Francesco Sforza a Simone da Spoleto 1452 novembre 7 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza assicura Simone da Spoleto di avere inteso quanto gli ha scritto a prosito delle cernede; ma siccome la vicenda non ebbe l'esito da lui atteso, vuole che, giunti che siano Cristoforo Torelli e Bernabò Sanseverino con i loro uomini, licenzi dette cernede; gli raccomanda di attendere diligentemente alla custodia e guardia di quella terra.

[ 363v] Ser Simoni de Spoleto.
Havimo recevuta la toa lettera et inteso quanto ce ne scrivi dele cernede venute in quella terra nostra, al che, respondendo, dicimo che molto ne piace. Ma perché la cosa non reussì como credevamo, ti dicemo che, como sianno gionti li el magnifico conte Christoforo Torello et Bernabove da Sancto Soverino con li soi, debii licentiare tucte le dicte cernede che retorneno ad casa loro et tu exinde attenderai ad diligente custodia et guardia de essa nostra terra, siché non li possa occorere veruno mancamento. Apud Calvisanum, die vii novembris 1452.
Le alligate mandaray a Pontevico, ut supra.
Cichus.