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1547. Francesco Sforza alla comunità di Brescia 1452 novembre 21 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza denuncia alla comunità di Brescia la violazione del rispetto dovuto ai salvocondotti rilasciati agli uomini ai quali si è tolta la libertà e il bestiame delle località del Bresciano prese con la forza.

Comunitati Brixie.
Non ve meravigliate che in questa nostra lettera siano parole non bene honeste, che sonno perhò contra nostra natura et consuetudine, ma li captivi modi et deshonesti et notorii et expressii tradimenti, quali hanno servati li proveditori, governatori et capitanei del campo verso l'homini et subditi nostri de Bressana, quali debitamente et licitamente cum la spada et forza havimo acquistati, como rechede lo mistero et usanza dela guerra, ne hanno dato casione et iusta materia de cusì scrivere. La casione de questo nostro scrivere è che havendo noi, ad contemplatione de molti et cittadini et capitanei et altre genti concessi più salviconducti in Bressana ad più lochi, quali de presenti se tengono per voi, et havendo dali proveditori et governatori del campo vostro havuti li contraccambii ad più lochi nostri, heri la più parte del campo corsero ad alcuni deli dicti nostri, quali stavanno ad fare le fazende loro de fora, socto la fede et promesse de dicti salviconducti et hano pigliati homini et bestiame et sachezato Offlaga et facto quello gli è stato possibile de fare, non havendo reguardo né ad fede né promesse loro, che quanto credito habiano aquistato ala Signoria de Venetia el dovete pensare, et che possa non hanno saputo né possuto defendere li lochi de Bressana cum la spada et cum la forza como debitamente dovevano fare. Se sonno sforzati mò, vergognandose non sapere ne potere fare più altro ad fare questo acto virtuoso per monstrare ala Signoria che fazano qualche cosa, cioè de pigliare l'homini [ 365v] et bestiame et robbe de dicti lochi nostri quali stasevano como havimo dicto sotto la fede et promesse deli loro salviconducti ad fare le facende loro senza alcuno resguardo cum tanto inganno et notorio tradimento. Per la qual cosa habiamo mandato al campo vostro ali proveditori et governatore del campo ad rechederli che fazanno relassare l'homini nostri hanno pigliati cum le bestie et cose loro, s'el farano, faranno quello che sonno tenuti per debito, et quando non lo fazano nui saperimo da poi quanto haverimo ad fare. Et ad ciò che voi intendate quanto li avemo scripto, ve mandamo qui inclusa la copia dela lettera, quale nuy glie havimo mandata. Apud Calvisanum, xxi novembris 1452.
Cichus.