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155. Francesco Sforza ad Angelo de Caposilvis 1452 gennaio 31 Milano.

Francesco Sforza notifica ad Angelo de Caposilvis il furto subito da Giacomo da Milano, famiglio del marchese di Mantova: vuole la restituzione della refurtiva e la punizione degli autori del furto.

Angelo de Caposilvis.
Vederay per la inclusa supplicatione quanta lamenta ne fa Iacomo da Mediolano, famiglio de l'illustre signore misser lo marchexe de Mantoa, per una robaria che li hanno facto lo Albanese et alcuni altri famigli de Scaramuza dal Lavello, nostro homo d'arme. Et perchè dicta robaria l'habbiamo molestissima, ti comictiamo et volimo che, subito havuta questa, debi provedere ch'el sia restituita intregamente ogni robba sua al dicto Iacomo per modo [ 41r] (a) che non li manchi uno pontal de strenga, facendo exinde tal monitione alli dicti famigli per modo che da mò inanti vivano più costumatamente, perchè altramente facendo non gli lo comportarissimo più. Data Mediolani, die ultimo ianuarii 1452.
Cichus.

(a) per modo ripetuto.