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1559. Nicolino Porani a Francesco Sforza 1452 novembre 1° Casalmaggiore.

Nicolino Porani, podestà di Casalmaggiore, invia a Francesco Sforza copia della lettera e della lista mandatagli da messer Oldrado Lampugnani e l'assicura che starà alle direttive dategli di non mandare né vendere niente dei beni delle persone prese. Gli precisa che a seconda della presenza di una croce, o di un "o", oppure di ">", ovvero di nessun segno davanti ai nomi presenti nella lista sono indicati: quelli giustiziandi, quelli fuggiti e assenti (sono i due fratelli Beruchi), quelli mandati a Cremona (e sono i primi pigliati), quelli imputati di nuovo.

[ 381r] Illustrissimo principi domino duci Mediolani, et cetera.
Illustrissime princeps et cetera, la vostra excellentia vederà per la copia dela incluxa lettera et lista quanto me scrive lo magnifico meser Oldra(do), et perché dala vostra signoria fuy advisato che non devesse removere tanto quanto fusse uno dinaro de beni de quisti pigliati, determino non mandare né fare vendere niente senza licentia dela signoria vostra. Li signati dela croce si sonno lì iudicati, secondo scrive el dicto meser Oldrado. Quelli che hano lo 'o' denanti sonno li fugiti et absenti, cioè li duy fratelli de Beruchi. Li altri che hanno questo signo > foronno mandati ad Cremona et forono deli primi pigliati. L'altri che non hanno signi son noviter imputati, ma perché sonno assai homini et de gran parentado et asai per le persone, dubito a poterli havere tuti et anche che non se facia scandolo, pure vederò con ogni studio et diligencia haverli tucti. Se ala signoria vostra pare se facia altro, me può per sua farme advisato. Ex Casalmaiore, primo novenbris, hora tercia noctis, 1452.
Excelse illustris dominationis vestre fidelisimus servitor Nicolinus Poranus, potestas et cetera Caxalis Maioris.