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1564. Francesco Sforza all'ufficiale, al comune e agli uomini di Pavone 1452 novembre 8 "apud Calvisanum"

Francesco Sforza avverte l'ufficiale, il comune e gli uomini di Pavone che i nemici intendono fare una scorreria nel loro territorio per ripetere quanto fecero ad Offlaga. In loro aiuto manda il suo famiglio Marciliano con alcuni fanti guidati dai connestabili Antonello da Lagno e Cristino; li sistemino dentro la loro terra. Chiede ad Alluise Pischera di dare, certo del pagamento, mezzo staio di frumento a testa per i fanti e quattro staia a Marciliano.

Offitiali comuni et hominibus Pavoni.
Perché siamo advisati che li inimici intendono fare una cavalcata là credendo de poter farle male ad quello loco como fecero ad Offlaga, perhò, ad ciò che non glie resta el pensero, mandamo là Marciliano, nostro fameglio, presente portatore, cum alcuni fanti. Pertanto volimo che, visis presentibus, receptate dicto Marciliano cum dicti fanti et li allogiate dentro dala terra secundo ve referirà dicto Marciliano al quale vogliate credere et obedire quanto alla persona nostra propria. Et perché siate più certi che questo sia nostra intentione havemo sottoscripta la presente de nostra propria mano. Et deli dicti fanti sonno conestabili Antonello da Lagno et Christino: per questi dì che costoro haveranno ad stare lì, non volimo che sia dato impazo al'homini per lo vivere loro. Ma voy, Alluyse Pischera, ne prestate tanto frumento che se posse dare mezo staro cremonese per bocha ali dicti fanti per le boche vive et stara quattro ad Marciliano per lui che vel pagharimo cortesemente. Apud Calvisanum, viii novembris 1452.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.
A margine: De mansionibus Marciliani et sotiorum in Pavone ob hostes.