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1569. Francesco Sforza a Giovanni da Brambilla, al comune e agli uomini di Gambara 1452 novembre 9 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza ordina a Giovanni da Brambilla, al comune e agli uomini di Gambara di restituire il cavallo tolto a Giacomino da Lodi, abitante a Cadignano, quando fu preso da alcuni di Girardo Martinengo. Qualora non abbiano il cavallo, ne paghino il prezzo in quanto responsabili d'aver consentito ai nemici di penetrare nel borgo, cosa che debbono ben guardarsi dal ripetere.

Iohanni de Brambilla, comuni et hominibus Gambare.
Littere credentiales in Marcum Leonem de Nugarolo ut supra. (a)
Cichus.
Fo preso in questo dì Iacobino da Lode, habitatore de Cadignano, per li nemici, cioè per alcuni famegli de Girardo de Martinengo et gli fo tolto uno cavallo, quale vi fo conducto lì: nuy non possiamo se non grandemente meravigliare et dolere de vui che acceptiati li nemici nostri. Perhò volemo et ve comandiamo che omnino debiate restituire al dicto Iacobino el cavallo predicto, overo el prezo d'esso non havendo el cavallo, perché havendolo acceptato et (a) debito che lo pagati, et ulterius habiati advertentia ad receptare alcuno inimico, né darli aiuto né favore, perché facendolo ve ne faremo pentire. Apud Calvisanum, viiii novembris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) Cosi A.