Registro n. 7 precedente | 1586 di 2129 | successivo

1586. Francesco Sforza al commissario di Pratalboino 1452 novembre 11 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza sollecita il commissario di Pratalboino ad attendere alla fortificazione del luogo e ordini che gli uomini del posto vi immettano le loro cose più preziose. Dovendo mandare soldati, ordinerà loro di comportarsi umanamente. Quanto al ferro di cui bisogna per le catene del ponte, l'assicura del suo interessamento presso il referendario e il tesoriere di Cremona.

[ 387r] Commissario Pratalboyni.
Havemo recevuta la toa lettera et inteso quanto ne hai scripto dele case del borgo, et cetera, ne restiamo advisati et non adcade dire altro. Ben te caricamo che attende cum ogni toa sollicitudine et cura ad fare fortificare dicto borgo quanto più celeramente te sia possibile et non li perdere tempo veruno, et cossì te dicimo che tu fazzi che l'homini del borgo metteno dentro del recepto tutte le soe robbe et cose più care che hanno in qualche camere dele quale provederayle tu; et loro cum le persone pono bene restare in dicto borgo, perché, accadendo che noi mandassemo là qualche soldati, ordinaremo che se deportaranno humanamente et bene. Ala parte del ferro che domandano quelli homini per fare le cathene del ponte, siamo contenti compiacerli, et cossì per l'alligata scrivimo al referendario et thexaurario de Cremona che ad ogni toa requesta te debbiano dare dicto ferro, sichè mandaray per esso. Apud Calvisanum, xi novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.