Registro n. 7 precedente | 1590 di 2129 | successivo

1590. Francesco Sforza a Troyolo da Doyono sine data[1452]

Francesco Sforza vuole che Troyolo da Doyono gli mandi i due prigionieri di Seniga. Non consenta a coloro che vogliono vendere fieno di fare ciò senza licenza ducale. Quanto alla gente che passa il ponte, gli comanda di non consentire che passino soldati a cavallo o a piedi senza un bollettino segnato dalla corniola, come avviene altrove.

Troyolo de Doyono.
Havimo recevuta la toa lettera et inteso quello ne scrivi, et, primo, de quelli doi da Seniga forono presi,et cetera, ti dicimo li fazi venire qui da noi che se consigneno denanzi ad noi et non se partano senza nostra licentia: ben te conmendiamo del'aviso ne hai dato. Ala parte de quelli domandano de vendere feno et cetera, te dicimo non concedi licentia ad persona alcuna de vendere uno filo senza nostra licentia, como dici haver facto; de che te commendiamo. Ceterum intendimo che per quello ponte passino molte gente senza nostro bollectino, de che ne meravigliamo. Pertanto vogli comandare et provedere che de lì per quello ponte a l'andare in là non possino passare soldato alcuno né ad cavallo, né ad pede senza nostro bollectino signato de corniola, como tu say se fa ne l'altri lochi.
Iohannes.