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16. Francesco Sforza al luogotenente di Cremona 1452 gennaio 3 Lodi.

Francesco Sforza vuole che il luogotenente di Cremona ammonisca il commendatore ser Antonio di quella nostra cittā, per fare avere i seicento ducati d'oro spettanti alla Camera ducale per la conferma della sua commendaria e che da tempo avrebbe dovuto consegnare ad Antonio da Trezzo.

Locuntenenti Cremone.
El venerabile comandatore ser Antonio (a) di quella nostra citā č debitore della Camera nostra de ducati secento d'oro per la confirmatione della sua comandaria, quali za uno mese passato dovea haver reponuti apresso ad Antonio Trecho, et pare che fina qui non habia facto altra provisione, del che molto se meravigliamo. Per la qual cosa volimo et ve committiamo che, havuto [[da]] vuy dicto comandatore, lo debiati admonire per nostra parte [[et]] indurre ad satisfare al dicto pagamento et non voglia pių renitente nč differire questa cosa, perchč l'habiamo [expedi]to oltra el termine che luy medesmo ne rechiese [[et]] demum intenderli che, s'el persevererā in questa disubid[[ientia]] [...] materia de fare delle provissione che non gli piaceran(no), [.......] remandiamo questo messo quali solicitarete per ogni modo sii [[expediente]]. Laude, iii ianuarii 1452.

(a) Ser Antonio in interlinea.