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160. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Cremona 1452 febbraio 3 Milano.

Francesco Sforza esprime al luogotenente e al podestà di Cremona la sua soddisfazione per l'arresto del figlio di magistro Giacomo da Caffi per la falsificazione della lettera. Vuole che sia trattenuto agli arresti fino a quando non disporrà diversamente.

Locuntenenti et potestati Cremone.
Havimo veduto quello che vuy, misser Iohanni, ne scriviti del figliolo de maistro Iacomo di Caffi, exhibitor presente, quale haviti im presone per la lettera per luy falsificata. Ve dicimo che nuy siamo contenti et ita vi committiamo che contra el dicto figliolo d'esso maistro Iacomo non debiati procedere né far altra novità, ma lo teneti nella presone fino nuy scrivirimo altro. Data Mediolani, die iii februarii (a) 1452.
Cichus.

(a) februarii corretto su ianuarii.