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1604. Francesco Sforza a Francesco da Pesaro e a Gentile della Molara 1452 novembre 13 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza dice a Francesco da Pesaro, commissario di Pratalboino, e a Gentile della Molara che manda lì il famiglio ducale Leno da Diano con cinquanta balestrieri che vuole siano immessi nella fortezza. Prendano tanto frumento da messer Marsilio quanto ne può bastare a detti balestrieri per cinque o sei giorni e altrettanto vino che il duca gli farà pagare come quell'altro avuto da lui.

Francisco de Pisauro, comissario Pratalboyni, et Gentili dela Molara.
Nui mandiamo lì Leno da Diano, nostro fameglio, presente exhibitore, cum cinquanta deli nostri balestreri, li quali vogliamo debiate mettere dentro dala forteza, et volemo debiate torre del formento de messer Marsilio tanto che ne possiate fornire dicti balestreri per cinque o sei dì, et cossì de vino per loro uso, advisandove che, tenendone el conto nui, gli lo faremo pagare secundo che farimo pagare l'altro che havemo havuto da luy, et al dicto Leno crederite quanto ad nuy medisimi. Et ad ciò che crediate questo procedere de nostra mente, havemo sottoscripta la presente de nostra propria manu. Apud Calvisanum, xiii novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.