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1605. Francesco Sforza a Francesco da Pesaro e a Gentile della Molara 1452 novembre 13 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza scrive al commissario di Pratalboino e a Gentile della Molara di voler assecondare la richiesta degli abitanti del luogo di volere abitare in una parte del borgo e, perciò, vuole che ne assegnino loro una parte; la parte rimanente la servino per le squadre che manderà, avvertendo che queste non infastidiscano gli abitanti.

[ 390r] Comissario Pratalboini et Gentili dela Molara.
Sonno venuti qua da noi l'homini de quella nostra terra et rechiestone che glie vogliamo compiacere che loro homini possano stare per sè in uno cantone del borgo non miscolati cum (a) le squadre, quale haveremo ad mandare là, et nuy siamo contenti compiacerli. Pertanto ve dicimo che, reducendo li dicti homini tucto el più caro che hanno dentro dela forteza, como per altre havemo scripto, debiate assignare ad essi homini una parte del dicto borgo dove possano stare solamente cum le persone loro, la qual parte vedete che sia tanto poco quanto se possa, purché dicti homini habiano da podere stare cum le loro persone, et lo resto d'esso borgo servaretelo expedito per alozare quelle nostre squadre, quale ve mandarimo, committendove che, quando dicte squadre allozarano, prevedate che tunc non dagano impedimento ali dicti homini, quali non volono stare miscolati cum esse squadre. Apud Calvisanum, die xiii novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.

(a) Segue l'altri depennato.