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1615. Francesco Sforza al podestà di Cremona (1452 novembre 14 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza fa sapere al podestà di Cremona che ha aderito alla richiesta di Pietro Capirola da Leno, confinato lì, di ridurlo a Sabbioneta, territorio del marchese di Mantova. Il consenso al trasferimento è subordinato alle condizioni che giuri al podestà di Cremona di presentarsi dal podestà della località mantovana appena arrivato là; che non tramerà né contro lo stato sforzesco né contro quello mantovano; che darà a Cremona garanzia di 500 ducati d'oro e di attenersi a tali condizioni sottoscritte. Ciò fatto, gli sia consegnata la lettera del marchese di Mantova da consegnersi al podestà di Sabbioneta.

Potestati Cremone.
Petro Capirola de Leno, quale è confinato lì, ne ha facto pregare vogliamo darli le confine soe ad Sabianeda, terra del'illustre signore marchese de Mantoa al quale siamo contenti de compiacerli et darli dicte confino in Sabianeda, cum questo che lui debia promettere et zurare ìin le mane vostre de presentarse nanzi al podestà de Sabianeda quanto prima el serrà zonto lì; item ch'el servarà le confine et non se parterà da Sabianeda senza nostra licentia; ancora che luy non tractarà né consenterà ad cosa alcuna che sia contra el stato nostro et del prefato illustre signor marchese, et che ve faziate dare securtate idonea et sufficiente in quella nostra città de 500 ducati d'oro che non contrafarà delle altre sottoscritte cose. Et, pertanto, voleme debiate haverlo da voy et fare ch'el faza le dicte cose et, havute che haverete da luy le segurtate per 500 ducati, li dagate piena licentia ch'el vada ad Sabianeda et ancora, glie darete l'alligata lettera che scrive lo illustre signore domino el marchexe al podestà suo de Sabianeda che gliela presenti, et poy ne avisarete como haverete facto. Ut supra.
Cichus.