Registro n. 7 precedente | 1620 di 2129 | successivo

1620. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1452 novembre 17 "apud Gambaram"

Francesco Sforza comunica al figlio Tristano che poiché i nemici fecero, senza danno, una puntata a Corticella, vuole mandi dei suoi a Ghedi o dove gli parrà per scoprire quel che intendono fare i nemici, dandogli poi notizia. Avvisi Zanotto Visconte e Aggravalla, sistemati ad Acquafredda, Mariani d'Arezzo e altri a Carpeneto, Coscanella di Napoli a Romadello che stiano attenti e mettano sentinelle e spie sulla stada di Ghedi o dove crederanno meglio e di tutto diano comunicazione a Tristano e a lui.

Tristano Sfortie.
Como tu haverai inteso li inimici cavalcarono heri et andarono verso Corticella et non feceno altro, ma pare che retornasseno indreto. Pertanto vogli, subito havuta questa, mandare qualchuno deli toi verso Ghedi et dove te parerà che veda et intenda multo bene quello che hanno facto costoro et facessino più uno movimento che uno altro , et del tucto fa che ti me avise per toe lettere, sichè per duplicati messi nuy ne siamo avisati da ti de ogni cosa. Cossì vogli avisare Zanocto Vesconte et Aggravalla, che allozano in Aquafredda, et Mariano d'Arezo et l'altri nostri, che lozano in Carpanetelo, et Coscallella de Napuli et quelli altri nostri, che lozano in Romadello che stiano molto bene actenti et soliciti, che tengano continuamente dele scolte et spie verso Ghedi et dove gli parerà, et che, sentendo più una cosa che un'altra, per soe lettere cum duplicati messi ne aviseno ti et noy, et che in questo useno studio et diligentia, et così faray ancora ti. Apud Gambaram, xvii novembris 1452.
Persanctes.
Cichus.