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1625. Francesco Sforza agli uomini di Acquafredda 1452 novembre 17 "ex Gambara".

Francesco Sforza ricorda agli uomini di Acquafredda che devono mandare duecento guastatori a Carpaneto, per cui occorre che si impegnino per termine i lavori di fortificazione con i duecento guastatori lì rimasti. Per quanto riguarda i 120 cavalli degli uomini d'arme e le bestie dei locali, ha deciso di far fortificare il recinto ove potesse essere sistemata parte dei cavalli, mentre il rimanente e il bestiame locale staranno nella terra. Promesso che i cavalli non mangeranno nulla di quanto è degli abitanti, li assicura che in futuro li ripagherà della fiducia. Li vuole attenti a ogni movimento nemico e che informino di tutto suo figlio Sforza e lui.

Hominibus Aquefrigide.
Havemo recevuto la vostra lettera et inteso quello ne scriviti del Danese, nostro fameglio, quale è lì venuto et del lavorero seria presto fornito. Ve dicemo, como voy sapete, ne bisogna (a) mandare 200 ad Carpanetelo: ne restano lì solamente ducento, sichè bisogna, et così ve stringemo et caricamo che voi aiutate ad finire el dicto lavorero perché ne rendemo certi con quelli 200 guastatori, et con lo adiuto glie darete voi, se finirà presto. Ala parte che quelli homini d'arme hanno dicto che glie hanno ad allozare 120 cavalli,et cetera, ve dicimo che nuy havevamo deliberato mandarli a lozare in la terra, ma vedendo che non glie possevano stare chi non levasse li vostri bestiami, deliberassemo fare fortificare el recepto dove possesse stare parte delli dicti cavalli, perché, stando parte nel recepto, li altri cavalli et anchi li vostri bestiami porrano stare m(u)lto bene nella terra. Ma ve confortamo ad stare de bona voglia, perché costoro non haranno ad manzare niente del vostro, et col tempo ve remeretaremo dela fede vostra et delli damni et disconzi havereti per nuy supportati. State advisati de quello sentireti deli movimenti deli nemici: avisate Sforza, nostro fiolo, ad Romadello et nuy qui. Ex Gambara, xvii novembris 1452.
Ianectus.
Cichus.

(a) Segue ducento depennato.