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1639. Francesco Sforza al podestà di Castelleone 1452 novembre 17 "ex Gambara".

Francesco Sforza informa il podestà di Castelleone che Bigino di Bergamo ha fatto prendere dei denari che il cittadino sforzesco Bartoletto de Ostesali aveva a Bergamo. In ritorsione il duca dice al podestà di comandare a tutti i debitori di Bigino di non restituire un soldo; se poi gli risultasse che detto Bigino si sia impossessato a Bergamo dei soldi di Bartoletto, il duca vuole che questi si rifaccia, per egual cifra, sui beni di Bigino.

Potestati Castrileonis.
Havemo informatione che uno Bigino da Bergamo, quale fo presone de Donato da Milano, nostro fameglio, ha facto torre certi dinari che haveva Bartholecto de Ostesali, nostro cittadino, li dentro da Bergamo, et che esso Bigino ha alcuni soi debitori dentro da quella nostra terra. Pertanto volemo tu debbi comandare ad tucti dicti debitori che, per quanto hanno cara la gratia nostra, non debiano pagare, né respondere d'essi dinari, né al dicto Bigino, né a nisuno suo messo, senza nostra licentia. Et se per caso te constasse che Bigino (a) havesse luy havuti li denari del dicto Barthelocto che luy haveva in Bergamo, siamo contenti che esso Barthelocto se possa scodere tanti de dinari che ha lì Bigino quanti sonno li soi che li ha tolti in Bergamo. Et in questo haveray tal advertentia che tu non possi essere ingannato. Ex Gambara, xvii novembris 1452.
Irius.
Iohannes.

(a) Segue te depennato