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1647. Francesco Sforza al vicario di Quinzano 1452 novembre 18 "ex Gambara".

Francesco Sforza sollecita il vicario di Quinzano a spronare gli uomini del posto a provvedere a Bono e agli altri di quella terra, non essendo tollerabile che stiano fuori casa a spese loro.

[ 397v] Vicario Quinzani.
Altre nostre te havimo scripto volesse provedere che quelli homini da Quinzano pigliasseno partito de far provisione al Bono e quell'altri de quella nostra terra, quali havemo cavati fora d'essa, per le spesse per lo vivere loro, la qual cosa ancora non hay facta, del che se meravigliamo grandemente. Pertanto de novo per questa te replicamo, dicemo et comandamo che tu debbi, visis presentibus, astrengere quelli homini che li provedano secundo è de bisogno, perché non è honesto né licito che li poveri homini stagano fora de casa ad soe spese. Imperhò vogliate fare in tal modo che noy non habiamo casion de scriverte più per questa casone, maxime intendendo noy che, per lo passato, è stato usitato de provedere ad quelli che sonno stati de fora per simile cose, siché, non essendo questa cosa nova, ce meravegliamo grandemente che tu non li habbi proveduto. Ex villa nostra Gambare, die xviii novembris 1452.
Et avisane dela provisione haveray facta. Data ut supra.
Iacobus.
Cichus.