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168. Francesco Sforza a Bartolomeo da Bologna e a Bartolomeo da Messina 1452 febbraio 7 Milano

Francesco Sforza ordina a Bartolomeo da Bologna e a Bartolomeo da Messina che facciano restituire per ogni via (tranne di guerra) a Fieramonte, marchese di Villafranca, alcune terre che gli sono state sottratte da Galeotto da Campofregoso. Il duca ha scritto ai commissari di Parma e di Pontremoli che prestino ogni aiuto in questa faccenda.

[ 43v] Bartholomeo de Bononia et Bartholomeo de Missina.
Essendo indebitamente privato de alcune sue terre Fieramonte, marchese de Villa Francha, da Galeotto da Campofregoso et deliberando che omnino gli siano restituite, perchč l'č nostro adherente quindici anni passati et é nostro debito meterlo alla possessione d'esse terre, vi committimo et volimo che, havendogli el modo de potergli torre alla furata o per qualunque altro honesto modo, purch'el non se facia per via di guerra, vuy vi sforzati de torle et consignarle ad esso Feramonte, intendendovi cum li nostri commissarii de Parma et de Pontremulo, ali quali havimo commisso ve debiano dare ogni consiglio et favore expedienti como saranno rechesti da vuy. Et in questo meterėti ogni cura, studio et diligentia vostra se desiderati far cosa che ne piaza. Mediolani, vii februarii 1452.
Cichus.