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1683. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Cremona 1452 novembre 19 "ex Gambara".

Francesco Sforza sollecita il referendario e il tesoriere di Cremona a pagare il dovuto salario al castellano di San Giovanni in Croce, costretto, altrimenti, ad abbandonare l'incarico. Il duca vuole essere informato dell'avvenuto adempimento di quanto ordinato e del motivo di tanto ritardo.

[ 403r] Referendario et thexaurario Cremone.
Ve havimo scripto per altre nostre debiate provedere alla satisfactione del nostro castellano de San Zohanne in Croxe, pur fino qui non l'havete facto, de che ne meravigliamo. Et de novo esso castellano ha mandato qui da noi et ne dice del suo grandissimo bisogno, protestandone che, se noi non glie provederemo, gli bisognarà abandonare quella nostra rocha, per essere luy forestero et non havere altro modo al vivere che del soldo. Siché, abandonando luy quella rocha, il che serrà per vostra casione, haveremo molto ad laudarse de voy. Pertanto ve replicamo et commettiamo che, subito havuta questa, remossa ogni casione, vogliate ad questo far tal provisione che dicto castellano sia satisfacto de quello deve havere, et non manchi perché ne serria molto molesto, et ne vogliate avisare della provisione glie haverete facta et donde è che non glie habiate proveduto fino al presente. Ex Gambara, xviiii novembris 1452.
Iannectus.
Cichus.