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1684. Francesco Sforza a Stefanino Zaccaria (1452 novembre 19) "ex Gambara".

Francesco Sforza esprime a Stefanino Zaccaria la sua meraviglia che il biscotto gli venga addebitato a sette denari la libbra, quando si è sempre pagato sei.

Stefanino de Zachariis.
Intendimo ch'el biscotto, quale havemo facto condure ad Seniga ne è posto ad conto nostro ad rasone de dinari vii la libra, di che ne meravigliamo, perché non è honesto né raxonevele, né may fo consueto d'essere posto più che dinari vi per libra. Pertanto ve avisamo che noy non lo volemo pagare se non ad raxone de dinari vi la libra, et così lo faray mettere ad conto nostro, ma perché, como se sa el biscotto pur cala, non ne pare honesto né rasionevele che noy debiamo havere tucta la bocta del calo. Siché vogli intenderti cum Rosso che nuy soli non habiamo questo danno, perché ne doleremo poy de ti. Ex Gambara, ut supra.
Iannettus.
Cichus.