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1708. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1452 novembre 21 Gambara.

Francesco Sforza assicura il figlio Tristano che, in conformità a quanto ha prospettato, interverrà per accontentare i provvisionati da lui raccomandati. Quanto allo strame, si deve, data la sua scarsità, far ricorso al saccomanno: non fosse possibile, vi provvederà il duca. Prende, infine, atto della debolezza di Visano.

[ 409v] Domino Tristano Sfortie.
Tristano, havemo recevuta la toa lettera et inteso quanto ne hay scripto recomandandone quelli nostri provisionati. Ti dicimo hay facto bene et ne piace quanto scrivi de loro che siano prompti et obedienti al bisogno: del vivere loro provederimo per modo (a) che restarano contenti. Ala parte del strame per li loro cavalli ti dicimo che, consyderato la carestia del strame, ne pare che debiano mandare ad saccomanno ala campagna et così mandare ad Visano perfino che pono, perché quando pur non se poderà altramente, noy provederemo ancora al vivere d'essi soy cavalli. Ala parte che ne scrivi che Visano è molto debile, ne restamo advisati et non accade dire altro. Ex Gambara, xxi novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.

(a) Segue che depennato.