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1729. Francesco Sforza a Stefanino Zaccaria 1452 novembre 22 Gambara.

Francesco Sforza rimprovera Stefanino Zaccaria per non averlo informato di attendere ancora cento moggia di frumento dalla comunità. Gli fa sapere d'aver scritto a Giacomo da Camerino perchè si incontri con Stefano da Cambiago e con tre o quattro cittadini in modo da poter avere detto frumento a gennaio o a febbraio. Gli ricorda i diversi solleciti fatti per l'invio in campo del pane, ripetendogli l'ordine di mandare quotidianamente in campo quattro carri di pane e sollecitandolo a chiedere a Rosso Danzo a fargli avere qualche carro di biscotto.

[ 414r] Stefanino de Zachariis.
Mò che credevamo che quello pane che fay fare se facesse de quello frumento della comunità, ne hay scripto che ne reste ad havere circa cento moza, del che molto ne meravegliamo che sii stato tanto ad avisarne de questo, et per certo ne dolemo pur de ti che te porte così fredamente in queste cose, perché, se più presto ne havisse advisato, più presto glie haressemo proveduto. Advisandote che havemo scripto ad Iacomo da Camerino che se trovi con Stefano da Cambiago et cum tre o iiii altri cittadini tegna modo de havere dicto frumento, perché fazamo aspecta(re) ala comunità fino ad questo zenaro et febraro proximo che vene, siché solicita presto per dicta via. Preterea già tante volte t'havimo scripto ne debbi mandare del pane in campi et may non hay mandato miga, che per certo ne meravigliamo assay et non sapiamo quello che tu te fazi che, sebene te scrivemo, pare non intende. Pertanto vogli mandare ogni dì iiii carra de pane in campo et cossì ordina al Rosso Danzo che mande anchora luy qualche carro de biscotto, et quantuncha sia casso la spesa de fare fare et cosere el pane, per questo non restare de mandare del pane, como havimo dicto de sopra. Ex Gambara, xxii novembris 1452.
Marcus.
Cichus.