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1733. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Carpenedolo 1452 novembre 23 Gambara.

Francesco Sforza dice al comune e agli uomini di Carpenedolo di essere soddisfatto per la fedeltà che gli dimostrano e, perciò manda due casse di verrettoni e due barili di polvere da schioppetti e di bombarda, da loro richiesti; non ha bombardelle, ma se ne fornirà e le invierà. Li esorta a collaborare con i guastatori, che crede siano già arrivati, alla costruzione della fortezza, avendo cura di realizzare il maggior numero di case possibile per dare ricovero anche alla gente che sopraggiungerà.

[ 415r] Comuni et hominibus Carpanetoli.
Habiamo recevuta la vostra lettera et inteso quanto ne scrivite dela devotione et fede che ne portate adeo che non extimate inimici, vi dicemo che molto ne piace et ve ne comendiamo grandissimamente et da noy, per essa vostra fede, reportarete honore, bene, comendatione et laude. La rechiesta che ne facite de bombardelle et monitione n'è piaciuta, et de bona voglia ve vogliamo compiacere, et per questi nostri mulatteri ve mandiamo doe casse de verettoni et doy barili de polvere da schiopecti et bombarda, et così, bisognando, ve ne ma(n)darimo del'altra. Le bombardelle rechedete non habiamo qua, ma mandaremo per esse et ve le mandaremo subito, siché dative de bona voglia et attendite ad essere gaiardi et valent'homini. Ceterum credimo noy che horamay debiano essere gionti là li guastatori quali havimo ordenati, il perché ve caricamo et strengemo che voy cum loro insieme attendiate ad fare fortificare quello borgo velocissimamente, nel quale vogliate mettere più case che ve serano possibile, ad ciò che lì possano stare dele gente adsay, attendendo per bisogno che noy gli ne mandassemo de l'altre. Ex Gambara, die xxiii novembris 1452.
Bonifatius.
Iohannes.