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1742. Francesco Sforza a Giovanni Bono 1452 novembre 23 Gambara.

Francesco Sforza vuole che Giovanni Bono individui coloro che fecero la passata estate ruberie "et mal tractamenti" al famiglio dell'uomo d'arme ducale, Cesare Dentice, e che tutto sia restituito al malcapitato.

[ 417r] Iohanni Bono.
Tu serray informato de certe robbarie, ferite et mal tractamenti facti la estate passata per certi homini de quelle parte ad uno fameglio de Cesaro Dentice, nostro homo d'arme, perhò te conmitteamo debi intendere chi sonno che quelli che fenno le dicte robarie et provedere che restituisseno tucto quello tolseno al dicto fameglio (a) senza exceptione et contradictione alcuna. Ex Gambara, xxiii novembris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) tucto quello tolseno al dicto fameglio ripetuto.