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1753. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 novembre 23 Gambara.

Francesco Sforza avverte il podestà di Cremona che manda lì Giacomo Tropino e Bartolomeo Deca da Seniga perchè non vuole stiano in Seniga; dovrà loro imporre che non si allontanino dalla città e che si presentino quotidianamente a lui o all'ufficiale delle bollette, se non sono in grado di dare garanzie.

Potestati Cremone.
Noi mandiamo lì Iacomo Tropino et Bartholomeo Decha da Seniga, presenti exhibitori, li quali per bon respecto non volemo stagano in Seniga. Pertanto volemo gli debiate ordinare et comandare che non se partano de quella nostra città senza nostra licentia et che se consegnino ogni dì una volta denanzi ad vui overo al'offitiale nostro dele bollecte, per modo che non se possanno partire de quella nostra città senza nostra licentia. Et se li possessero dare securtà, siamo contenti gli la faziate dare, ma, non possendola dare, ve fate promettere, sotto quella pena ve parerà, che non se partiranno et se presentaranno ogni dì una volta, como havemo dicto. Ex Gambara, xxiii novembris 1452.
Ianectus.
Iohannes.