Registro n. 7 precedente | 1778 di 2129 | successivo

1778. Francesco Sforza al commissario di Cignano 1452 novembre 25 Gambara.

Francesco Sforza si dice d'accordo con il commissario di Cignano di mandar via le due donne, mogli di due uomini d'arme del campo nemico; vuole che messi, famigli o saccomanni loro, non siano accolti. Non dia alcun fastidio a quell'eremita, ma curi che non faccia alcunchč di illecito.

Comissario Cignani.
Veduto quello ne hai scripto de quelle doe femene, mogliere de doy homini d'arme che sonno nel campo deli nemici, quale te parerā mandare via per le casione allegate et cetera, te respondemo che siamo contenti le mande via et licentie de quella terra; et venendo licentiati o altri loro messi, famegli o saccomanni, intendimo, (a) volemo non li recepti, imo li destegni. Ala casa de quello heremita non volemo fazi novitā alcuna, nč anchi a luy heremita daghi impazo alcuno, ma staghe attento et avisato ad provederli per qualche honesta via quando facesse o comettesse alcuna cosa contra el dovere. Ex Gambara, xxv novembris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) intendimo in interlinea.