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1801. Francesco Sforza a Tristano Sforza e a Leonardo Scalino 1452 novembre 27 Gambara.

Francesco Sforza risponde al figlio Tristano e a Leonardo Scalino d'essere dell'opinione della non opportunità di fortificare la porta, sia perché significherebbe diffidenza degli uomini del luogo, sia perché Marcoleone sostiene l'impossibilità di renderla ben sicura. In merito agli uomini detenuti il duca vuole sapere da Tristano e da Leonardo quali sono sospetti e quali non. Quanto, poi, alle munizioni sollecitate, risponde che vi provvederà.

Domino Tristano Sfortie et Leonardo Scalino.
Habiamo recevuta la vostra littera et inteso quanto ne scrivete del parere vostro circ'al fortificare dela porta, dicimo, respondendo, che noi concorremo in quello medesimo parere cum voy, purché dicta porta se podesse bene mettere in forteza, ita che fosse bene forte, ma dubitamo che non se possa bene fortificare como anchi ne ha dicto Marcoleone. Et quando non se podesse bene mettere in forteza, ne pare che serria male fare demostratione, perché pareria che noy non havessemo confidentia deli homini, siché noi restiamo in questo. Per la qual cosa volemo che debiate maturamente intendere s'el se pò bene fortificare o non, et subito ne avisarete, benché dicto Marcoleone dice essere impossibile farla ben forte. Ala parte che dite del parlare hanno facto quelli homini fra loro per intendere (a) da noy la casione perché sonno retenuti li soi homini, dicimo che voluntere vorressemo esser chiariti da voy, quale havete per suspecti et quali non, de quelli che sonno qui, ad ciò possiamo licentiare se alcuno c'è non suspecto, et cossì tu, Leonardo, vogline avisare se Mariano è mandato qua per passione o per suspectione, perché tu ad noy non ne hay facto mai veruno parlare deli facti soi, siché vogliate del tucto ne advisate. Ala parte dele monitione rechedono quelli nostri homini, dicimo che del tucto gli provederimo, salvo deli cargoni quali non habiamo al presente. Ex Gambara, xxvii novembris 1452.
Post scripta. Perché intendimo, per relatione de alcuni, che dicti homini da Calvisano sonno mandati, chi per passione et chi per altra varietate, ita che molto variamente ne fo parlato de loro, et noi in questo non voressemo fallire, reddendose certi che tu, Leonardo, non haverai passione in questo, dicimo che ne debii avisare distinttamente quali sono li suspecti, et quali non, et fa derictamente como siamo certi faray. Data ut supra.
Bonifatius.
Cichus.

(a) per intendere ripetuto.