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1804. Francesco Sforza a Troyolo da Doyono 1452 novembre 27 Gambara.

Francesco Sforza manifesta a Troyolo da Doyono la sua indignazione per la sfrontatezza dei saccomanni dei Sanseverino che, con mano armata, gli hanno rubato fieno dalla stalla e altre cose in ritorsione del divieto da lui opposto al loro passaggio a far danni al di lą dell'Oglio. Scriverą a Francesco e ad Americo quello che pensa di questo fatto in modo che Troyolo riabbia tutte le sue cose, e minaccia quella gentaglia di punizioni esemplari in caso di recidiva.

Troyolo de Doyono.
Havemo recevuto la toa lettera e inteso quello ne scrivi della insolentia hanno facta li saccomanni Sanseverineschi in venire, armata manu, alla stalla toa et torre il tuo feno et le cose tue per non li havere voluto lassare andare ad saccomanno de lą da Oglio, et cetera. Te dicemo che noy havimo havuto in grandissimo despiacere questo acto quanto se podesse dire, et perhņ scrivemo ad Francesco et Americo quello ne pare de questo facto per modo che te faranno trovare la robba toa, et te comendiamo de non havere lassato passare Oglio dicti saccomanni, li quali se faranno pił novitą alchuna, ce ne vogli avisare, che gli faremo tal provisione che serrą exempio ad tucta Lombardia. Ex Gambara, xxvii novembris 1452.
Iannectus.
Cichus.